Onivà Cinema – Parigi 🎥✨🇫🇷

Non solo la città dell’amore per antonomasia, ma anche quella del cinema

. Parigi è uno scrigno di meraviglie da svelare passo dopo passo, esplorandone ogni quartiere e provando a percorrere anche gli itinerari più noti con uno sguardo diverso dal solito. Noi abbiamo cercato di muoverci per le sue strade andando alla ricerca degli scorci che i registi hanno scelto per dare vita ad alcune delle pellicole più amate di sempre. Ecco il percorso che abbiamo immaginato per voi.

PONT ALEXANDRE III
Andare indietro nel tempo e chiacchierare con alcune importanti personalità della storia è un sogno che tutti abbiamo fatto almeno una volta nella vita.
A renderlo realtà, pur nella finzione cinematografica, ci ha pensato Woody Allen che, con il suo “Midnight in Paris” (2011), ci ha meravigliosamente trasportati nella Parigi degli anni Venti e in quella della Belle Époque.
Il film segue le vicende di Gil (Owen Wilson), il quale, dai giorni nostri, si ritrova catapultato nel suddetto periodo storico fin quando, dopo una serie di peripezie, non ritorna alla sua epoca.
È così che il protagonista si ritrova a vagare, nel cuore della notte, sull’Alexandre III, un bellissimo ponte sulla Senna.
Provate anche voi a fare una passeggiata nei dintorni di questo splendido posto, sia mai che non vi capiti di salire su una magica vettura in direzione … passato!

 

ÉGLISE SAINT-SULPICE
Église Saint-Sulpice è uno dei più importanti edifici del culto cattolico di Parigi.
Seconda per dimensioni solo a Notre-Dame, al suo interno conserva una particolarità: uno splendido orologio solare di metà Settecento che taglia in due una delle navate, percorrendola in tutta la sua lunghezza con una fascia marmorea di gran pregio.
Un luogo così non poteva passare inosservato agli occhi di Ron Howard, regista de “Il codice da Vinci” (2006), specialmente perché esplicitamente citato dallo scrittore Dan Brown nell’omonimo romanzo thriller a cui il film è ispirato.
È, infatti, in questa chiesa che il monaco Silas giunge per andare alla ricerca della chiave di volta del Priorato di Sion, che gli è stato detto essere nascosta proprio sotto il sopracitato orologio solare (nella finzione chiamato “Linea della Rosa”).
Silas non riesce nel suo intento. Che sia ora il vostro turno di decifrare questo mondo fatto di misteri e strane simbologie?

 

BIBLIOTHÈQUE SAINTE-GENEVIEVE
Hugo Cabret” (2011) – cinque Oscar alle spalle e una grande soddisfazione per il regista Martin Scorsese – è la storia di un orfano e di un automa meccanico, una specie di robot giocattolo, l’ultimo ricordo rimastogli del padre.
Quando anche lo zio, che fino a quel momento si era preso cura di lui, muore, Hugo si mette in testa di riparare quello strano oggetto, e per farlo ruba alcuni pezzi al chiosco di giocattoli Georges Méliès.
È così che conosce Isabelle, la bambina adottata dal proprietario del negozio, che, insieme al protagonista, raggiunge proprio la Bibliothèque Sainte-Geneviève per consultare un libro sulla storia dei primi film.
La biblioteca, progettata nella prima metà dell’Ottocento dall’architetto Henri Labrouste, è un luogo magico. Con le sue finestre ad arco e gli interni impreziositi da due splendide volte a botte, è certamente la tappa perfetta non solo per girare un film, ma anche per arricchire un possibile itinerario cinematografico parigino. Promesso: rimarrete a bocca aperta!

 

MOULIN ROUGE ✨
Se non avete visto “Moulin Rouge!”, il film del 2001 diretto da Baz Luhrmann, è arrivato il momento di recuperare.
Meraviglioso musical ispirato a “La Traviata” di Giuseppe Verdi, brilla per le straordinarie interpretazioni di Nicole Kidman e Ewan McGregor, che, fra spiriti bohémien e luci da palcoscenico, incantano il pubblico con le loro eccellenti performance canore.
A fare da sfondo alle vicende dei due protagonisti, una Parigi vintage dei primi del Novecento, e soprattutto il coloratissimo e unico Moulin Rouge.
Locale situato nel famoso quartiere a luci rosse di Pigalle, poco lontano da Montmartre, in occasione delle riprese fu in buona parte ricostruito in studio, ma voi potreste avere l’occasione di visitare quello vero.
Sentite già la musica tipica degli spettacoli di can can in sottofondo?

 

CAFÉ DES 2 MOULINS 
E chi se lo scorda più “Il favoloso mondo di Amélie”?
Quella ragazza così particolare, che coltiva una passione singolare per piccoli piaceri come “tuffare la mano in un sacco di legumi, rompere la crosta della crème brûlée con la punta del cucchiaino e far rimbalzare i sassi sul canale Saint-Martin”, non può non lasciare un segno indelebile nel cuore di chi l’ha seguita nelle sue avventure.
E lo stesso vale per il Café des 2 Moulins, il bar nel quartiere parigino di Pigalle dove Amélie lavora come cameriera.
Il locale stava vivendo un periodo di crisi quando, nel 2001, il regista Jean-Pierre Jeunet chiese di poterlo usare come set per il suo film, restituendogli la linfa vitale che sembrava aver perso da qualche tempo.
Oggi il Café des 2 Moulins ha ripreso a pieno la sua attività, e farci un salto sarà come immergersi all’improvviso in un universo sospeso, fatto di quegli stessi piccoli piaceri tanto apprezzati da Amélie.

 

SHAKESPEARE AND COMPANY
In “Before Sunset” (2004), secondo capitolo della trilogia di Richard Linklater, Jesse (Ethan Hawke) e Céline (Julie Delpy) si rivedono nella capitale francese nove anni dopo il loro primo incontro (già descritto nel film “Before Sunrise”).
Jesse si trova a Parigi per presentare un libro che racconta proprio la storia di quella splendida notte trascorsa con Céline, ma non sa ancora che lei è fra il pubblico e che di lì a poco torneranno per la seconda volta a passeggiare insieme e a raccontarsi le loro vite.
La sequenza in questione è ambientata in un luogo molto speciale: la libreria Shakespeare e Company, situata sulla Rive Gauche (nel V arrondissement) e fondata nel 1919 da Sylvia Beach.
Entrate in questo mondo di carta per respirarne l’atmosfera romantica e fatata!

 

PARIGI, PARIGI, PARIGI!
Non potevamo che concludere con un film che sembra un inno all’eleganza di Parigi, e che, fra l’altro, la capitale francese la porta proprio nel nome: “Cenerentola a Parigi” (in lingua originale “Funny Face”).
Diretta da Stanley Donen, la pellicola racconta di Jo Stockton (che ha il volto angelico di Audrey Hepburn), una timida bibliotecaria che si lascia convincere dal fotografo Dick Avery (Fred Astaire) a posare per la rivista di moda Quality.
Tra le sequenze più belle è sicuramente da menzionare quella del servizio fotografico, in cui si rincorrono alcuni dei luoghi più iconici di Parigi: l’Arc De Triomphe du Carrousel, la stazione Gare du Nord, l’Opéra Garnier, il Pont des Arts lungo la Senna, la Fontana di Latona nei giardini di Versailles, lo scalone con la Nike di Samotracia al Louvre.
Che dire di più? Guardatevi tutto “Cenerentola a Parigi”: sarà un ottimo punto di partenza per segnare sul vostro itinerario i must-see della città che vorreste visitare dal vivo!