Il team Onivà nel mondo – Sofia a Barcellona 🇪🇸

A Barcellona ci si può, ci si deve, perdere. E non parliamo di toponomastica, o almeno non solo.
Una città così ricca che, da qualsiasi punto la si guardi, sembra mostrare un volto diverso. 

Continuano le storie del Team di Onivà accanto a quelle dei nostri Viaggiatori. Oggi andiamo a Barcellona con Sofia.

Luglio 2016: si parte da Milano, destinazione Barcellona. Lo so, starete pensando ad un viaggio fatto di vita notturna, discoteche e feste fino all’alba, ma la verità è che Barcellona è tanto, tanto, tanto altro. Barcellona, per noi, è stata soprattutto un’immersione nel colore.



Il primo incontro con la città è stato con il Mercato della Boqueria e i suoi due volti. Uno, appena entrati, decisamente più turistico, con frullati grab-and-go e bicchierini di frutta; l’altro, quello che abbiamo incontrato inoltrandoci nei corridoi, più autentico e sincero, dove i barceloneses fanno i loro acquisti e dove siamo stati travolti da una quantità di sapori, profumi e colori incredibili. L’attacco sensoriale continua sulla Rambla, con musicisti, mimi, venditori e artisti di strada, che quotidianamente danno vita a scenari sempre diversi, in un’atmosfera viva e carica di entusiasmo.



Meta imperdibile a Barcellona è indubbiamente il Barrio Gotico, che incarna letteralmente e metaforicamente il cuore della città; il solo modo per esplorare davvero questo meraviglioso quartiere, caratterizzato da un alternarsi continuo di edifici medioevali e di architettura romana, è camminare, immergendosi nelle splendide viuzze che lo compongono. Ci siamo persi diverse volte, raramente raggiungevamo il luogo prefissato. Ma la verità è che, dopo un po’, abbiamo capito che la vera magia sta proprio lì: lasciarsi guidare dalla curiosità e dall’istinto e imbattersi in tesori inaspettati

 



I due giorni successivi abbiamo deciso di fare un vero e proprio tour in tutti i luoghi legati a Gaudì, a partire dalla spettacolare Sagrada Famìlia, che abbiamo visitato al mattino presto, trovandola pressoché vuota. Tutti abbiamo sentito i racconti riguardo alla bellezza di questo luogo, ma la verità è che nessuna parola può trasmettere il misto di magia, pace, meraviglia, stupore, entusiasmo e commozione che si prova appena entrati. Mi ricordo come fosse ieri il momento in cui abbiamo varcato la soglia e siamo stati letteralmente inondati di luce e colori, un’esperienza davvero magica!


Il sapiente uso di colore e giochi di luce di Gaudì ci ha accompagnati anche alla scoperta di Casa Batllò: la spina dorsale del drago all’interno dell’edificio cambia colore man mano che ci si sposta e lo rende vivo, in movimento e, ancora una volta, magico. Che dire poi di Parc Güell? Già la posizione lascia senza fiato: il parco si trova, infatti, tra le colline che circondano la città e offre una vista davvero unica. Uno dei monumenti più fotografati del parco è indubbiamente la coloratissima salamandra che custodisce le scale dell’area monumentale, esempio del trencadìs (spezzettato, in catalano), tecnica di mosaico che ha reso celebre Gaudì.

L’ultimo giorno ci siamo dedicati al relax più assoluto sulla spiaggia della Barceloneta… Che bello prendere la metropolitana in centro città e ritrovarsi al mare! Dopo una rigenerante giornata in spiaggia ci siamo goduti lo spettacolo della Fuente Magica, coi suoi giochi di acqua, musica e luci. 

Insomma, Barcellona ci è davvero entrata dentro, e non vediamo l’ora di tornare per continuare a scoprirla e a farci travolgere dai suoi splendidi colori. Hasta pronto!