Il team Onivà nel mondo – Francesca e il Giappone 🇯🇵

Il viaggio di Francesca in Giappone è nato quasi per caso: le sono bastate tre settimane per pensarlo e realizzarlo effettivamente e, al ritorno, ritrovarsi con delle sensazioni che non la avrebbero abbandonata mai più.

Continuano le storie del Team di Onivà accanto a quelle dei nostri Viaggiatori. Oggi andiamo in Giappone con Francesca.

Avete presente quei viaggi che non ti aspetti? Quelli nati per caso, organizzati in quattro e quattr’otto e che poi si rivelano pieni di sorprese ed emozioni? Ecco, questo è stato proprio il caso del nostro viaggio in Giappone.

Tra la decisione della meta, l’organizzazione del viaggio e l’effettivo arrivo a destinazione passarono solo tre settimane. L’atterraggio sul suolo nipponico ci è sembrato lo sbarco su Marte. Il Giappone è un mondo “altro” e nei dodici giorni di permanenza non siamo riusciti ad abituarci a questa estraneità che allo stesso tempo ci ha affascinato e ci è entrata nell’anima per non lasciarci più.

La nostra esperienza inizia a Tokyo, una città di contrasti che mostra le sue mille facce tutte insieme e nello stesso angolo. Tokyo è caos e ordine contemporaneamente, è luci ed ombre, è quiete e tempesta. Arriviamo in città, un caldo asfissiante ci accoglie, è fine luglio e cerchiamo di districarci tra i vari cartelli e le varie indicazioni nelle stazioni metro, siamo spaesati, ma divertiti.

Siamo noi “i tipi strani” che si guardano intorno immobili cercando di capire dove andare e quale senso di marcia tenere per non interrompere gli ordinati flussi di gente che ad ondate cammina all’unisono. Raggiungiamo l’hotel, inizia a piovere, il caldo e l’umidità si fanno ancora meno sopportabili. Decidiamo però di fare un giro nei dintorni e scopriamo che ci troviamo a due passi da Akihabara il quartiere “elettrico”, quello dei grattacieli ricoperti di schermi luminosi, il quartiere dei “nerd”, dei videogiochi, delle sale pachinko (se chiudo gli occhi sono sicura di sentire ancora quel frastuono che accompagna il viaggiatore ad ogni passo). Ora si che siamo frastornati, possiamo andare a dormire!

Il mattino dopo ed i giorni successivi sono una vera rivelazione, impariamo a conoscere e convivere con il fascino di questa città che mitiga questo suo lato tecnologico e caotico con suoi angoli di paradiso, i suoi parchi e le sue oasi di pace, i suoi templi, nascosti anche negli angoli più impensati.

Salutiamo Tokyo e ci avviamo verso Kyoto a bordo del famoso Shinkansen (il treno proiettile). Ci attende una città molto diversa che ci farà letteralmente innamorare. Fa caldo e le cicale “giganti” giapponesi, con il loro incessante ed “elettrico” frinire, lo sottolineano! Kyoto è una città meravigliosa, che racchiude l’essenza di questo paese: modernità, ordine, tradizione e accoglienza. Tutti sono gentilissimi e ci fanno sentire come se fossimo a casa. Passeggiamo a lungo, ci immergiamo nei suoi templi, nella sua serenità. Veniamo rapiti dal Fushimi Inari e dal Sanjusangendo (con le sue mille statue), osserviamo il tramonto a Yanaka tra le sue machiya (le tipiche case di legno) che ci portano indietro nel tempo. Arriviamo al fiume e ne costeggiamo le rive, attorniati da piccoli ristoranti illuminati.



I giorni passano, continuiamo a camminare, non utilizziamo i mezzi pubblici, vogliamo goderci ogni angolo di questa meraviglia e far sì che possa imprimersi il più possibile in noi. Fa caldo, ma non lo sentiamo, siamo felici, siamo in Giappone, stiamo vivendo dei giorni unici e un’esperienza incredibile che non dimenticheremo mai. È giunto il momento di tornare a casa, con la consapevolezza che questo paese ha moltissimo altro da offrire e noi ne abbiamo conosciuto solo una piccolissima parte, arrivederci Giappone, torneremo, è una promessa!